giovedì 23 maggio 2013

Superior Spiderman 10 numeri dopo

CI SONO GLI SPOILER
Cinque mesi e dieci numeri dopo l'esordio di Superior Spiderman traiamo qualche conclusione in più.
Dan Slott non è un bravo scrittore, e ne ho avuto la conferma.
Grant Morrison è un bravo scrittore, Neil Gaiman è un bravo scrittore.
Dan Slott no. La sua run sta dimostrando alti e bassi, e ha i suoi momenti che punta troppo al sensazionalismo, forse un po' troppo gratuito.
Intendiamoci, continuo a seguirlo, e con una certa impazienza, perchè comunque la storia prende e di numero in numero si impossessa di te la smania di sapere come va a finire, e che succede dopo.
Per cui si, da questo punto di vista è riuscito.
Dove non mi ha convinto?
Non saprei dirlo con precisione. Più che altro si tratta di una sensazione di fondo.
Nel numero nove c'è stata l'"ultima" lotta tra Peter Parker e Doc Ock nella testa dell'Uomo Ragno, la cui posta in gioco era la supremazia sul corpo dell'eroe.
La battaglia si è conclusa con Parker annientato e Ock col corpo di Spiderman finalmente tutto suo, ma senza più i ricordi della vita di Peter.
Possiamo dire quindi che nei primi nove numeri della run ci sia stata narrata una situazione di stallo, di assestamento, in cui l'orientamento delle storie non era ancora del tutto chiaro e univoco e quindi è anche difficile prendere una posizione.
Da questo numero dieci in poi è possibile che qualcosa cambi: i giochi sono fatti e non si torna indietro, e il comodo espediente di Peter dietro le quinte pronto a tornare al primo momento buono in caso la gente non gradisse ce lo siamo lasciato alle spalle.
E onestamente devo dire che la sensazione di fondo di cui parlavo prima stava proprio in questo... dopo nove numeri che continuava a succedere poco e niente stavo cominciando a stufarmi.
Qualcuno mi dirà che non è vero che non sia successo nulla in questi nove numeri... bè, in effetti i momenti interessanti ci sono stati, ma sono riassumibili a tre, fondamentalmente:

-Spiderman pesta a sangue Screwball e il socio perchè lo hanno preso in giro.
-Spiderman uccide Massacre sparandogli in una stazione gremita di persone dopo che il criminale si era reso protagonista di una carneficina.
-Spiderman si inimica tutti i Vendicatori tranne la Vedova Nera.


Effettivamente non è roba che possa passare inosservata nel fumetto dell'Uomo Ragno, ma quello che intendo con "stavo cominciando a stufarmi" è che in fondo tutte e tre le cose rientrano nel leit motiv, lasciatemi dire anche un pochino scontato, dell'antieroe, del supereroe cattivo.
Doctor Octopus diventa Spiderman, giura di difendere la giustizia, lo fa a modo suo quindi da cattivo psicopatico e risoluto.
Ogni numero fino al nove si è svolto nella stessa maniera, con Spiderman chiamato a sconfiggere un criminale, ogni volta con metodi sempre più violenti scivolando fino all'omicidio passando per la vendetta, e qualche volta a rimettere in discussione il suo modo di vedere il mondo.
Bello.
Ma dopo nove numeri comincia quasi a serpeggiare l'impressione che l'autore non abbia ancora ben deciso che impronta precisa dare alla serie e ti sembra che stia facendo un po' il pesce in barile.

Highlights della serie, sicuramente gli appuntamenti di Peter con MJ, la parlata aulica e sprezzante di Ock nel corpo di Parker (che non vedo l'ora di scoprire come la renderanno in italiano), la violenza gratuita, gli spunti di riflessione sull'etica, su cosa sia giusto e cosa sbagliato.
Questo Spiderman non si può dire che sia un criminale: ha un suo particolare senso della giustizia, e provi una sensazione di straniamento quando ti trovi ad essere d'accordo con lui (specie nel caso di Massacre) pur avendo chiara in testa la convinzione che quello che sta facendo è decisamente eccessivo, sbagliato.

I bassi invece li ritrovi in una certa semplicità, quasi faciloneria, nella scrittura di Slott.
Per carità, è bella questa sfumatura di Spiderman, ma non aggiunge niente di nuovo ad almeno un altro paio di aracnidi violenti in circolazione nell'universo Marvel al momento.
Doc Ock nel corpo di Spiderman = Spiderman cattivo era una cosa un po' troppo banalotta, ma confido che dal decimo numero in poi le cose si complichino un pochino. E' comparso Goblin come cattivone e voglio vedere come si rapporterà Ock/Spiderman all'amico/nemico per eccellenza.
Ho trovato geniale la trovata di Peter che torna all'università, e si ritrova come professore un vecchio compagno di corso inetto di Octavius: una situazione del genere offrirebbe infiniti siparietti comici e darebbe più spessore alla vita di un personaggio così particolare come un cattivo a cui viene data una seconda possibilità. Invece la cosa non viene minimamente approfondita e la relazione con Anna Maria, tutor di Peter, nemmeno.
Altri bassi li ritrovi ogni volta che cercano di rimarcare che Octavius è un genio e poi invece si lascia andare a moti istintivi comportandosi come il più idiota degli idioti: è una grossa ingenuità, e la stai facendo commettere a quello che solo una ventina di numeri fa aveva trovato il modo di chiudere o aprire a comando il buco nell'ozono tenendo sotto scacco l'intero pianeta e sacrificando pedine umane con la freddezza di un giocatore di scacchi; lo stesso tipo che con altrettanto self-control, dieci numeri fa pur essendo in punto di morte è riuscito a uccidere Peter Parker.
Poi rischia di mandare a puttane la sua identità segreta per fare brutto a dei bulletti...
Vette di bassezza vengono altresì toccate ogni volta che disegna Ramos. Fatevene una ragione, non è capace. Mettetelo a disegnare qualche serie di terze reclute semisconosciute degli X-Men va, non l'Uomo Ragno. Non è bravo.

In definitiva Spiderman è davvero superiore?
Si, a suo modo.
E' meno idealista e più pragmatico: se si dovesse trovare a scegliere se salvare MJ dall'incendio divampato nel suo club e catturare un pericoloso latitante, sceglie la seconda, e a mettere le pezze alla prima ci manda i pompieri che è compito loro, giustamente.
Ha sviluppato una tecnologia tale da riuscire a tenere sotto controllo gran parte della città dal divano di casa, tramite robottini e applicazioni per smartphone.
Poi è anche abbastanza coglione da attaccare briga coi Vendicatori e lasciarsi andare troppo all'istinto, però indubbiamente è uno Spiderman più efficiente del precedente.

La serie è bella?
Si, indubbiamente continuerò a seguirla a meno che non succeda qualcosa di seriamente deludente.

In ogni caso continuo a pensare che questo cambio di rotta non possa durare poi molto: la mia umile previsione è che in vista dell'uscita del secondo film di Amazing, sul fumetto le acque si smuoveranno di nuovo... staremo a vedere!

2 commenti:

  1. Io dubito che Slott non sappia dove andare a parare, anzi. Ho sempre avuto l'impressione che pianificasse tutto tranquillamente, per poi ripescare vecchi elementi apparsi qualche numero prima, vedi l'armatura stealth di "Alla Grande".

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    1. capisco cosa vuoi dire: hai ragione!
      però, pur immaginando che ci sia una pianificazione a medio/lungo termine dietro le storie di spider man, leggendo ho avuto spesso e volentieri l'impressione che di mese in mese si cercasse di inventarsi qualcosa di nuovo.
      insomma, da quando spider man è octavius all'alba del numero dieci non possiamo dire che la serie abbia preso un indirizzo preciso...
      ora che è stato eliminato del tutto parker vedremo. ma a me piacerebbe qualcosa di un pochino più complesso del semplice spider man violento ;)

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