domenica 5 maggio 2013

Iron Man 3 e i film di supereroi



Iron Man 3 per me rappresenta uno spartiacque nel modo di fare un film di supereroi.
Il film infatti pare atipico rispetto ai precedenti due: poche scene con Stark in armatura, la mancanza di un nemico ben definito..
È un film che parla dell'uomo dietro l'armatura.
Che poi questo è il bello di un eroe come Iron Man, un malato terminale senza poteri che viene però reso invincibile dalla sua armatura tecnologica, metafora, forse, di un sognatore che si richiude a riccio nel mondo ideale delle sue passioni e dei suoi talenti che lo rendono eccezionale.
Del resto anche nel fumetto, Iron Man offre le sue storie migliori quando ci si concentra su Tony e i suoi demoni.
Ma in cosa risiede la differenza sostanziale tra questo e gli altri film di supereroi?
Bè, nel fatto che questa è la pellicola in cui si sono resi conto che quello dei supereroi non deve necessariamente essere un genere, ma un contenitore di generi.
(Onor del vero, il primo tentativo furono gli ultimi due Batman di Nolan, a mio avviso riusciti a metà).
Un tempo il fandom gridava alla fedeltà al fumetto, bravo stupido, e per via della diversità abissale tra i due media, l'unica cosa che ha ottenuto è stata una serie di film fatti con lo stampino dove cambiava solo il protagonista, e conseguente sdegno.
La linea migliore da prendere coi supereroi al cinema invece secondo me è quella di catturare l'essenza dell'eroe e inscriverla in un film di genere.
Per esempio Spidey si presterebbe a film adolescenziali vista la sua giovane età e l'appeal che ha sui più giovani; Cap invece è un personaggio che potrebbe essere protagonista di un film di guerra o spionistico, tipo Fullmetal Jacket o 007: è un soldato, ma anche un simbolo, potrebbe combattere i terroristi o portare a termine missioni in cui qualsiasi altro soldato fallirebbe; Hulk, per quanto ottuso, sta bene in un film introspettivo che ne analizzi la psiche: un po' Dottor Jeckyl e mr Hyde; Thor invece è un dio, e in quanto tale sarebbe bello approfondire la sua vita di Asgardiano piuttosto che di supereroe: mi piacerebbe vederlo roteare il martello in avventure fantasy di ambientazione vichinga o in mondi come la Terra Di Mezzo, tra castelli abbandonati, draghi e possenti guerrieri!
Iron Man 3 è un film d'azione, un po' tipo quelli che danno su rete4... Die Hard o Arma Letale per intenderci, o quelli coi vari Van Damme e Segal.
E il protagonista è un supereroe.
Piaciuto, anche se la scenetta post-titoli di coda è la peggiore da quattro/cinque film a questa parte.
Piaciuto.
Tanto.

2 commenti:

  1. Mi permetto solo di dire che i film "falliti" precedenti hanno avuto principalmente scelte di cast e sceneggiature orribili, in primo luogo.

    Se fossero stati fedeli almeno ad una delle tante visioni del fumetto, allora si potrebbe valutare il risultato in questi termini.

    Per esempio la serie X-Men è stata macchiata da quell'insensato numero 3 che si è voluto discostare completamente da quella che era la visione originale e che sarebbe stata 1000 volte meglio di quel polpettone di cose buttate a caso per impressionare con effetti speciali fighi.

    Non dico che potesse discostarsi totalmente e risultare in qualcosa di buono, ma in quel caso si sarebbe definito che si trattava di un universo realmente alternativo alla serie a fumetti e non solo una delle tante variazioni del multiverso Marvel.

    Per quanto invece riguarda la differenza di media, anche in questo caso non sono d'accordo che il comic non possa essere conciliato al film. Se ci si pensa bene il fumetto non è che uno storyboard particolarmente curato, una cosa che si fa sempre prima di un film per valutare l'impatto visivo delle scene (anche se solo abbozzate).

    Possiamo anche discuterne a lungo, ma penso che sia palese come nell'80% dei casi di un film che perde colpi di fronte al libro/fumetto/altro media da cui è tratto, si parli in primo luogo di pessime scelte di conversione.

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    1. Hai tirato fuori una cosa a cui non avevo pensato: quella dello storyboard. Indubbiamente se la metti così i media sono affini.

      Ma quello che intendevo io con il fatto che fumetti e film siano inconciliabili (quindi basta chiedere la fedeltà al comic book) è questo:

      I fumetti hanno alle spalle storie lunghe 50 anni. E' impossibile replicarle in una pellicola di due ore. Dirai, almeno copri una saga... bè, difficile pure quello. Insomma, i tempi di un film non sono i tempi di un fumetto (quelli di quest'ultimo sono molto dilatati). Un film quando comincia a durare due ore e qualcosa la gente si rompe le balle...
      Si parlava proprio ieri con amici, che Spider-Man per esempio lo si vedrebbe bene nella dimensione di un telefilm (impossibile perchè troppo costoso, però l'idea è bella) vista la sua vocazione alla telenovela, alla lunga storia continuata, più che alla singola saga.

      Le trilogie vanno molto di moda oggi, quindi metti che dopo il terzo film parta un reboot: metà del primo capitolo te la sei giocata in ogni caso perchè ogni volta ti riproporranno le origini del supereroe, quindi su due ore almeno quaranta minuti li potresti skippare in tranquillità. Nel tempo che rimane non puoi fare molto.

      Sempre in caso di reboot (ma anche no) spesso nei cinecomics cambiano qualche particolare qua e là, rivisitano qualche costume ecc. tutto per cercare di togliere l'impressione di trito e ritrito. Talvolta ci beccano, talvolta no.
      Ma soprattutto può capitare che vengano rivisitati punti nodali della storia, perchè non è quasi mai possibile approfondire più di tanto, quindi per non dilungarsi di solito si cerca di non mettere troppa carne al fuoco: quando fu di Avengers, trovai gente che si lamentava del "perchè gli alieni dovrebbero invadere solo New York?"... ecco di cosa parlo... probabilmente in un fumetto un'invasione su scala planetaria sarebbe stata gestibile... al cinema no.

      Mettici inoltre le tempistiche e i fondi: un fumetto solitamente esce ogni mese e la ditta deve pagare due o tre tizi che lo creano e le spese editoriali. Un film invece richiede una lavorazione misurabile in termini di anni, non di settimane, e la ditta deve pagare (molto) attori e operai del dietro-le-quinte.
      Perciò realizzare una saga dei Vendicatori di carta richiede 6 mesi magari, ma realizzarne una su pellicola richiede 10 anni!

      In ogni caso secondo me il giorno in cui si riuscirà a capire che il fumetto è il fumetto e il film è un'altra cosa, nasceranno film sui supereroi di qualità decisamente più alta.
      Mi piacerebbe vedere qualcuno che osi di più al cinema.
      Che ultimamente Hollywood sforna solo trilogie, reboot, remake, roba tratta da roba, che sembra molto che si voglia andare sul sicuro.
      Io invece voglio veder osare!

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