mercoledì 1 maggio 2013

Journey to the centre of the TARDIS


Un anno e mezzo che tengo il blog e non avevo ancora mai parlato in modo diretto di Doctor Who.
E' troppo grande, troppo massiccio, troppo totale, troppo epico per me, per essere affrontato direttamente.
Mi mette quasi in soggezione.

In questa sede non voglio parlare del Dottore in sè, della serie, di cosa rappresenta.
Si tratta semplicemente di una mia considerazione su una di quelle puntate che uno aspetta, che dopo arriva ed è proprio bella bella come l'aspettavi.

Il personaggio Dottore ha dei misteri: il nome, la famiglia, cosa ha fatto nella Time War, la sua astronave.
Dopo 50 anni di vita televisiva pare che qualche mistero si siano decisi a svelarlo.

Non sempre è un bene.
I misteri del Dottore, dopo 50 anni, sono diventati parte integrante del suo personaggio, e di fatto contribuiscono a renderlo il triplo più interessante per cui non sono sicuro che qualcuno vorrebbe realmente vederli svelati.
Lo spettatore è interiormente combattuto tra la curiosità di conoscere il nome del Time Lord e l'idea che tanto dopo che uscirà fuori che succederà?! Niente. Il Dottore resterebbe lo stesso il Dottore, ma con un mistero in meno.

Di fatto si oscilla tra il voler sapere e il non voler sapere...

In questa puntata ci spiegano il TARDIS.

E il colpo di genio sta nel fatto che ce lo fanno vedere, ma in fin dei conti a fine puntata non hai niente di nuovo rispetto a quello che del TARDIS sapevi prima.
Lo spettatore è un sacco contento, i misteri rimangono misteriosi, il Dottore continua a brillare nel suo alone di segretezza (come dice lui stesso, i segreti ti mettono al sicuro!).
Ti hanno fatto contento e fesso, non era facile, sono stati eccezionali a riuscirci.

Per il resto la grandezza di questo episodio sta nell'atmosfera amarcord per grandi e piccini.
Tantissimi sono i rimandi a frasette buttate qua e là, personaggi, storie e topoi del Dottore: la biblioteca, la piscina, l'enciclopedia di Gallyfrey in versione liquida, la culla di River, la lente di ingrandimento, il telescopio di villa Torchwood...
Per non parlare poi delle registrazioni audio delle voci dei vecchi Dottori, roba che i fan ci si esaltano duro, specie quelli che col Dottore dei 60-70 ci sono cresciuti.

Ottimo il meccanismo di gestione del tempo nell'episodio: mi ha ricordato il primo della terza stagione, di quelli in cui succedono cose insensate nella prima metà dell'episodio, i fili delle quali si ricollegano a determinati avvenimenti successivi che influenzano il passato.

Una delle vette della stagione, tanto fanservice, tanta bellezza e tanta poesia.

Ah, e il librone sulla Time War, bello messo sul suo piedistallo come una prima ballerina sul palcoscenico, è la classica pistola che se si vede prima o poi deve sparare.
Ergo (come ho sempre sperato) credo che prima o poi vedremo uno speciale o qualche puntata sulla Time War e quello che è successo di preciso... forse...

3 commenti:

  1. Bel commento... io ho cominciato a vedere (e leggere i comics) solo dalla nuova serie (ho provato a guardare qualcuno della vecchia, ma non ce la faccio... per me anche l'occhio vuole la sua parte e quando ho visto gli alieni fatti in gommapiuma e il buco ritagliato con la faccia al centro non ho resistito) quindi mi sono perso molti dei riferimenti, ma avevo immaginato che tutta la scena della biblioteca e altri momenti fossero citazioni del "lore" della serie.

    Ho apprezzato molto questa puntata. Magari per chi ha seguito DW dalle origini il TARDIS non aveva più segreti, ma per chi come me ha appena cominciato è stata l'occasione per approfondire.

    PS. Ho visto che hai recensito il primo numero di Superior Spiderman e volevo sapere cosa ne pensi ora che arrivati al numero 9 si è arrivati allo scontro finale tra Doc Ock e Peter.

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    1. Io ho cominciato a guardare Doctor Who con Christopher Eccleston.. finito di guardare tutto il guardabile ho deciso di provare a recuperare le vecchissime prime stagioni.
      Roba per palati fini (leggi "esaltati"): regalano indubbiamente dei bei momenti ma sono lente dure e la qualità è scarsa... non piacciono a tutti ed è normale!

      Di Superior cosa ne penso?
      Ma, guarda... ho continuato a seguirlo con interesse e continuo tutt'ora. Volevo infatti scriverne ancora una volta terminato il primo arc...
      Premetto che sono sempre stato favorevole allo shift...
      Il primo numero mi disgustò per dei motivi di cui ho parlato a suo tempo, motivi che sono venuti a mancare già nel numero 2.
      Mi sta piacendo, Slott si è ripreso e ora sembra che stia gestendo la cosa abbastanza meglio.
      Però per i miei gusti lo trovo un po'troppo affrettato (potrebbe prendersi un po'di tempo in più per sviluppare situazioni e relazioni tra personaggi) e se vogliamo anche grossolano: Octopus giura di fare il bravo, tiene per tre numeri, poi comincia ad arrabbiarsi per delle menate, pesta, uccide, fa il bullo con dei bulli per vendetta ROVESCIANDOGLI LA MACCHINA e in ultimo si mette contro tutti i Vendicatori senza per nulla preocuparsi di tentare almeno di nascondere la sua nuova personalità (e senza pensare alle conseguenze negative della cosa, lui che è così geniale)...
      Interessante la cosa dell'università e divertentissime le scene da sit com con MJ.
      Per il resto dai, promosso, ma con riserve ;)

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  2. Allora aspetto la nuova recensione.

    Io in realtà sono uno di quelli estremamente contrario alla "cancellazione" di Peter Parker, poiché come dicevi bene nella precedente recensione, abbiamo tanti diversi Spiderman (ora magari più cinici), ma nessun Peter Parker, che non era solo un corpo, ma un modello di moralità, ironia e via dicendo che per quel poco che conosco io non ha reali paralleli nel mondo Marvel.

    A me Doc Ock sta semplicemente sulle pa**e e i suoi discorsi sulla "superiorità perché io uccido i cattivi invece di dare una seconda possibilità" sono un terreno pericoloso nel quale Slott si è andato ad infilare e che non renderà più simpatico il personaggio, forse lo renderà interessante a breve termine, ma per durare sul lungo periodo un personaggio deve essere veramente amato.

    A questo punto solo il pubblico e il tempo diranno se questo nuovo Spiderman sarà un piacevole esperimento da ricordare o un fallimento... come dicevo il nuovo Peter mi sta antipatico e faccio fatica a seguire un fumetto nel quale non trovo un motivo per immedesimarmi nel personaggio.

    Ci sono un sacco di antieroi nella storia della letteratura (Elric di Meliboné o Conan il Barbaro...) non modelli di moralità assoluta, ma dotati delle motivazioni, del carisma e della capacità di toccare le corde giuste del lettore, necessarie per far desiderare al lettore di essere quel personaggio. Doc Ock semplicemente è un pomposo arrogante che si improvvisa "buono" senza alcuna motivazione, ma continua a comportarsi da cattivo, semplicemente facendosi odiare di più.

    Un po' come quella sfigata della Regina Cattiva in Once Upon a Time... tutte le volte che comincia a farsi strada come personaggio potenzialmente simpatico, fa una ca**ata che ti riporta alla vera protagonista della storia. E' ok quando si parla di un personaggio secondario è comunque un co-protagonista... ma quando c'è un unico protagonista e ti sta pure antipatico, come fai a desiderare di continuare a leggere?

    Non sono contrario ai cambiamenti, ma deve esserci un senso... una vera evoluzione anche nei confronti del lettore... essere presi a pesci in faccia non fa piacere.

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