Quando decidi (e non è un processo consapevole: il tuo cuore è più veloce della tua testa e la decisione la prende lui) di amare Doctor Who sai già.
Sai già che stai abbracciando un orso.
Sai già che ti stai autocondannando a una serie interminabile di gioie ma con la spada di damocle che incombe sempre sulla tua testa di fan: la rigenerazione.
Sai bene che non dovresti affezionarti più di tanto e sai altrettanto bene che non puoi farne a meno, che il Dottore bucherà lo schermo ed entrerà a far parte della tua vita come un amico, un angelo custode, un barlume di speranza nel mondo in cui hai perso la fiducia.
Nel momento stesso in cui un Dottore fa la sua comparsa sai già che arriverà il momento dell'arrivederci e ti farà male, perchè negli anni che hai passato con lui hai imparato ad amarlo, lui e le sue diverse sfaccettature dello stesso, eterno personaggio.
Doctor Who è unico.
Unico perchè questa strana serie di situazioni, quando collidono, creano una condizione atipica in cui alla "morte" del protagonista la tristezza viene sovrastata dalla tua sete di novità, curioso ed elettrizzato come riesce a renderti.
L'essenza di Doctor Who è il cambiamento, la transitorietà delle cose, e nel contempo il loro essere infinite e grandiose.
Doctor Who ti insegna Le Lezioni: a riconoscere la Meraviglia, ad amare la vita, a vivere con coraggio, a non perdere la fiducia nell'umanità anche nei momenti più duri, a stupirti di piccole e grandi cose a 5 come a 1000 anni, a non cercare di lottare contro le leggi immutabili della vita, che ogni cosa è passeggera, anche tu lo sei, devi rassegnartici e quando lo farai ti insegna pure a riconoscere il valore aggiunto di cui la tua vita viene immediatamente ricoperta.
Però Matt se ne va e nonostante le belle parole la cosa fa male.
Fa male perchè Matt è il MIO Dottore, quello con cui mi sono appassionato alla cosa.
Quello che quando farò vedere Doctor Who alla prole gli dirò "quando ero giovane lui era il mio eroe, e tua madre avrebbe voluto limonare col mio eroe".
Se ne va Matt, se ne va un comprimario della mia vita.
La cosa più bella di tutto ciò è che però, come ho detto prima, il fatto che Matt si rigeneri mette un punto, ti offre una base da cui trarre conclusioni, un belvedere dal quale contemplare un insieme.
E' lasciando il suo ruolo, che i suoi anni da Dottore diventano un qualcosa di unico, di importante, di scolpito nella Storia.
Ed è dopo che Matt si sarà tolto il farfallino che il suo personaggio comincerà a ricoprirsi della patina del tempo e della leggenda che gli spetta e lo nobilita.
Mi mancherà. Mi mancherà parecchio. C'è stato in uno dei periodi più felici della mia vita.
Ora però sono tutto un fuoco per sapere quanto più possibile sul nuovo Dottore, sulle nuove storie e, si, fondamentalmente non vedo l'ora di continuare a crescere insieme al miglior Time Lord che gli universi abbiano mai avuto la fortuna di conoscere!
Buona vita a Matt, ma ora non restiamo arroccati sul passato bensì tuffiamoci a capofitto verso un futuro pieno di meraviglia!
GERONIMOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
Sai già che stai abbracciando un orso.
Sai già che ti stai autocondannando a una serie interminabile di gioie ma con la spada di damocle che incombe sempre sulla tua testa di fan: la rigenerazione.
Sai bene che non dovresti affezionarti più di tanto e sai altrettanto bene che non puoi farne a meno, che il Dottore bucherà lo schermo ed entrerà a far parte della tua vita come un amico, un angelo custode, un barlume di speranza nel mondo in cui hai perso la fiducia.
Nel momento stesso in cui un Dottore fa la sua comparsa sai già che arriverà il momento dell'arrivederci e ti farà male, perchè negli anni che hai passato con lui hai imparato ad amarlo, lui e le sue diverse sfaccettature dello stesso, eterno personaggio.
Doctor Who è unico.
Unico perchè questa strana serie di situazioni, quando collidono, creano una condizione atipica in cui alla "morte" del protagonista la tristezza viene sovrastata dalla tua sete di novità, curioso ed elettrizzato come riesce a renderti.
L'essenza di Doctor Who è il cambiamento, la transitorietà delle cose, e nel contempo il loro essere infinite e grandiose.
Doctor Who ti insegna Le Lezioni: a riconoscere la Meraviglia, ad amare la vita, a vivere con coraggio, a non perdere la fiducia nell'umanità anche nei momenti più duri, a stupirti di piccole e grandi cose a 5 come a 1000 anni, a non cercare di lottare contro le leggi immutabili della vita, che ogni cosa è passeggera, anche tu lo sei, devi rassegnartici e quando lo farai ti insegna pure a riconoscere il valore aggiunto di cui la tua vita viene immediatamente ricoperta.
Però Matt se ne va e nonostante le belle parole la cosa fa male.
Fa male perchè Matt è il MIO Dottore, quello con cui mi sono appassionato alla cosa.
Quello che quando farò vedere Doctor Who alla prole gli dirò "quando ero giovane lui era il mio eroe, e tua madre avrebbe voluto limonare col mio eroe".
Se ne va Matt, se ne va un comprimario della mia vita.
La cosa più bella di tutto ciò è che però, come ho detto prima, il fatto che Matt si rigeneri mette un punto, ti offre una base da cui trarre conclusioni, un belvedere dal quale contemplare un insieme.
E' lasciando il suo ruolo, che i suoi anni da Dottore diventano un qualcosa di unico, di importante, di scolpito nella Storia.
Ed è dopo che Matt si sarà tolto il farfallino che il suo personaggio comincerà a ricoprirsi della patina del tempo e della leggenda che gli spetta e lo nobilita.
Mi mancherà. Mi mancherà parecchio. C'è stato in uno dei periodi più felici della mia vita.
Ora però sono tutto un fuoco per sapere quanto più possibile sul nuovo Dottore, sulle nuove storie e, si, fondamentalmente non vedo l'ora di continuare a crescere insieme al miglior Time Lord che gli universi abbiano mai avuto la fortuna di conoscere!
Buona vita a Matt, ma ora non restiamo arroccati sul passato bensì tuffiamoci a capofitto verso un futuro pieno di meraviglia!
GERONIMOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
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