“Film di supereroi: tutti
li guardano e il giorno dopo improvvisamente nasce una progenie di cineasti
alla Guidobaldo Maria Riccardelli in cerca di un film impegnato che come una
mitragliatrice inquinano la rete di critiche da checca isterica prive di qualsivoglia
componente propositiva.”
scrivevo su facebook qualche ora fa. E scrivevo
anche che chi ragiona così, giocando a fare il cineasta improvvisato
starnazzando che voleva il film neorealista russo con sottotitoli in tedesco
non fa altro che rendersi ridicolo, perché se vai a vedere Spiderman non ti
aspetti “l’occhio della madre” e "la carrozzina".
Questo post è analogo a quello che feci per ribattere ai criticoni di Avengers,
perché sebbene questo Spiderman io lo abbia promosso nonostante qualche
magagna, certe critiche sono veramente cretine.
C’è una novità però: il 90% dei netcheccheisteriche che si sentono critici,
criticano per l’appunto nel peggiore dei modi, ovvero senza una pars construens.
A questo proposito io che pur non sono né regista, né sceneggiatore, né niente in
questa sede mi sentirei, dopo le critiche, di dire la mia riguardo a cosa mi
sarebbe piaciuto vedere, quindi proponendo, oltre che stroncando.
- Peter come ottiene il cavo della ragnatela?
Mi pare che lo prenda quando è alla Oscorp e ne costruisca altri studiando gli
appunti del padre.
-La passione per la scienza di Peter non viene approfondita…
Bè, ci si aspettava forse di vederlo da bambino al classico festival della
scienza all’americana col suo modellino di vulcano che erutta? È il primo della
classe, decifra degli appunti difficili, fa un figurone rispondendo alle
domande di Connors, ha pure il poster di Einstein in camera… che cazzo volevate
di più, che lo si vedesse lavorare al Cern?
In ultimo, risposta sul piano formale: a chi se ne esce che “bisognava
approfondire qua” “bisognava far vedere là” vorrei ricordare che in due ore è
difficile approfondire tutto, per cui si operano delle scelte e qualsiasi
approfondimento va a scapito di un altro potenziale approfondimento. Tutto
insieme non si può materialmente approfondire.
-Perché una sedicenne bona
in minigonna non solo è l'assistente di un'eminenza scientifica ma ha pure
tutti i codici d'accesso ai suoi super laboratori?
Perché no, se lei stessa afferma di essere addirittura più ferrata in scienze
di Peter che pure è un genio? E la risposta alla seconda domanda sta nella
prima: se Gwen è assistente di Connors va da sé che avrà accesso al laboratorio
dove lo scienziato fa gli esperimenti no?
In ultimo, risposta sul piano formale: come detto prima il film dura due ore, e
già è un film lungo. Separare le figure di Gwen, Peter, Connors, gli zii di
Peter, i genitori di Peter e magari anche introdurre il Bugle e M.J. avrebbe
creato mille contesti paralleli che sarebbe stato impossibile presentare per
intero nell’arco di due ore. Stesso discorso di chi in Avengers si chiedeva perché
gli alieni avessero attaccato New York e non diverse parti del mondo. Era
pratico e necessario che i personaggi fossero in un modo o nell’altro legati a
doppio filo, e questa strategia mi è sembrata quantomeno sensata.
-Come fa Lizard a trasportare il suo laboratorio nelle fogne?
Devo ammettere che non ci avevo pensato. Vedete, ci sono diversi modi di
guardare un film o leggere un fumetto: puoi essere prevenuto, o puoi guardarlo
con gli occhi di un bambino e farti trascinare. Io Amazing Spiderman l’ho
guardato col secondo stato d’animo che ha prevalso sul primo. Altra gente no, a
quanto pare. Ma se al cinema ci devi andare con l’idea che poi torni a casa e
devi criticare sul tuo blog allora evita di andarci e fatti un giro con gli
amici.
Io quando da piccino guardavo il cartone di Spiderman mica mi sono chiesto mai
come fosse possibile che nessuno sgamasse il costume sotto la camicia a Parker,
o come facesse a pisciare se si portava sempre addosso la calzamaglia o dove
appendesse gran parte delle sue ragnatele. E quel cartone l’ho amato.
Le storie supereroistiche hanno un patto narrativo che ti obbliga ad accettare
cose ridicole, come il fatto che un tizio in calzamaglia rossa e blu risulti un
figo da paura. Nell’ottica del film non mi sono posto il problema del
laboratorio sotterraneo e mi è sembrato naturale. Vuoi che io fossi così
assorbito che non mi sono fatto domande (e in questo caso avrebbe vinto il film
per essere stato capace di trascinarmi a tal punto), vuoi che semplicemente io
stia più stupido di chi se n’è accorto, oh a me sembrava una classica
situazione da fumetto, quella del cattivo con il covo sottoterra, e mi è pure
piaciuta.
E sapete che vi dico? Sarò anche più scemo di chi se n’è accorto, ma io sono
andato a casa contento, e chi se n’è accorto è andato a casa incazzato per aver
buttato dei soldi. Ritengo di aver vinto io comunque.
Ps: Lizard è solo un energumeno in grado di lanciare automobili. Non mi
stupirei se avesse portato a braccio un pc sotto terra.
-Che fine fa il cinese cattivo?
Cinese? Quale cinese? A me sembrava un indiano, con un cognome da indiano.
Che fine fa non lo so, ma come ho già avuto modo di dire, questo film lascia
molte piste aperte e sparge un alone di mistero. Che è evidentemente voluto. Pertanto
ho come l’impressione che lo rivedremo quel fantomatico “cinese”.
-Che fine ha fatto l’uomo che uccide zio Ben?
Scappato… Peter ha imparato la lezione e andava alla ricerca del ladro quando
si è materializzato Lizard e ha avuto altre priorità. Alla fine del film hanno
inquadrato l’identikit dell’assassino. Proprio in primo piano. Chissà che non
torni nel prossimo film… si parla di Venom come uno dei villain quasi certo…
chissà…
-Perché a New York ci sono tante gru tutte in fila sulla stessa strada?
Perché New York come ogni metropoli è in continuo mutamento e non trovo
innaturale che ci siano delle gru per i lavori. Tant’è che si vedono
chiaramente i cantieri. E le gru non sono allineate ma si mettono in posizione
apposta. È una soluzione un po’ scema ma è coreografica e mi è piaciuta.
-Perché Peter sembra indifferente a tagli grossi come il suo petto e poi si fa
fermare da una pallottola di striscio nella gamba?
a) perché con la gamba uno ci cammina e col petto no. Quindi è naturale che
fatichi a camminare.
b) chi ti ha detto che l’ha presa di striscio… perché ci si lancia a
pontificare su cose che il film non dice…
c)i tagli grossi sul petto erano graffi, che Lizard gli ha inferto a livello
volutamente superficiale. Da cosa lo deduco? Dal fatto che quando ha voluto
uccidere (il capitano Stacy) lo ha trafitto tranquillamente che manco il tonno
rio mare che si taglia col grissino.
Quello che mi sono domandato io è come mai Peter non sembri preoccupato delle
infezioni dopo aver combattuto pieno di ferite in una fognatura… e sono
inorridito quando ha baciato la povera Gwen di ritorno dalla sua avventura in
mezzo alla merda XD
Io dal canto mio avrei da ridire su qualcosina:
i costumi in primis, ma ho già detto. Spiderman non mi piaceva ma una volta che
vedi la scena della lavorazione al costume simpatizzi per la novità perché ti
dà proprio un senso di qualcosa di amatoriale. Dal trailer rimasi un attimo
interdetto per l’abbigliamento di Peter, che tutti definiscono hipster, ma che
è palesemente skater. Ora, io mi sono vestito così per anni, e associo quell’outfit
a cose tipo American Pie e i Blink 182. Non a uno sfigato secchione. Però alla
fine guardi il film e ci sta pure.
Il grosso errore di tutta la pellicola secondo me è la gestione di zio Ben e
del suo rapporto con Peter.
Ecco un elenco dei perché:
1) si tratta di un reboot, ma le origini del personaggio pare che le devi
narrare per forza anche se essendo quelle sai che vedrai qualcosa di già visto
(e a questo proposito ti hanno fatto incazzare quelle diciture sul trailer
della serie “la storia mai narrata”)
2) il regista quindi si trova stretto nella morsa di dover narrare per forza
una cosa già vista ma che è indispensabile per caratterizzare il personaggio e
di cui quindi non può fare a meno. Questo comporta che il povero cristo si
agiti come un pesce fuori dall’acqua per trovare la mediazione tra il nuovo e
il già visto che non può evitare. I risultati potrebbero essere disastrosi…
3) prima cosa, l’introduzione dei genitori di Peter, che crea un ponte verso i
sequel, ma è per forza di cose poco approfondita. Ciò nonostante ruba spazio
alle figure degli zii, quindi non si approfondisce né l’una né l’altra famiglia
di Peter…
4) zio Ben muore letteralmente di fronte a Peter, uno da un lato e l’altro da
quello opposto della stessa strada. Sono rimasto basito dal fatto che Peter pur
avendo i sensi ipersviluppati tanto da fermare le mosche in volo non abbia
VISTO SUO ZIO E LA COLLUTTAZIONE NEL MARCIAPIEDE OPPOSTO AL SUO.
5) Peter è sconvolto dalla morte dello zio. Forse anche troppo. Perché dico
così? Perché la reazione di Parker alla morte di Ben sarebbe giustificata se
tra i due ci fosse un rapporto di amore e complicità almeno un filino più
palese. In questo film invece il rapporto di Ben con il nipote è quello di un
padre preoccupato, piuttosto che di uno zio saggio, e gli unici momenti che
condividono i due sono un mezzo scambio di parole anche un po’ freddino in una
cantina allagata e il momento in cui lo zio va a prendere Peter a scuola dopo
che questo ha frantumato un canestro da basket.
FINE
A questo proposito però mi sono interrogato su come avrei risolto queste
magagne relative alla ri-narrazione delle origini di Spiderman e sono arrivato
a una conclusione.
All’inizio ho pensato semplicemente di saltare a pie pari la parte delle
origini, che tanto ce le ha spiegate Raimi non troppo tempo fa, e dedicare due
belle ore alle imprese del supereroe, ma ragionando, è solo un male non narrare
quelle che secondo me sono le origini più belle e complesse del mondo dei
supereroi.
Uno potrebbe dire che sono simili a quelle di Batman, ma qui c’è molto di più:
c’è il senso di colpa, c’è la responsabilità… non sono cose da poco.
Pensando ai vecchi fumetti (in particolare alla prima storia di Superman su
Action Comics) mi è tornata in mente quella capacità di sintesi che permetteva
in pochissime pagine di condensare tanta avventura, tanta riflessione e tanta
poesia.
Alchè ho pensato: e se invece di un’ora su due del film dedicata alle origini
del personaggio, che tanto è rebootato quindi la sua nascita per lo spettatore
è il segreto di pulcinella e non puoi chiedergli di fare finta di dimenticarsi
tutto, avessero chiamato, chessò, John Romita Jr. a disegnare un mini-cartone
animato di 5-10 minuti che con una tecnica di accostamento di animazioni e
simil-vignette avesse riassunto quella prima ora di film che era sì bella ma ci
potevamo risparmiare?
Con questo è tutto… ditemi cosa ne pensate!