Mercoledì
ho avuto l’ultimo esame di quest’anno accademico, e dato che fatto questo per
un po’ sono libero (ma anche no, perché in capo a una settimana mi rimetto a
studiare giapponese da capo) mi sono lanciato in fumetteria a compare un po’ di
fumetti arretrati, che in fumetteria non ci andavo da mesi per ragioni di
studio.
- Piccola precisazione in merito alla questione fumetteria: alcuni degli
spillati DC dovrebbero trovarsi in edicola… bè, STOCAZZO. Ho guardato a
Piacenza, Bologna, Mestre, Venezia e NADA. Non so se per distribuzione in
edicola intendano solo intorno ad Afragola e Milano… -
Mo, la fumetteria di Mestre è grande, ma è fatta così, che se tu non compri il
fumetto la settimana che esce non lo troverai per mesi, finchè la cicciona
sdegnosa e scorbutica che infesta il luogo (ci lavora) non si degna di
richiedere delle copie (che comunque arriveranno dopo un sacco di tempo perché siamo
in Italia. E ti viene il dubbio che se le mangi la cicciona).
Con sto giochetto tra le altre cose mi sono fottuto Golgo 13. Ma vabbè, ho
trovato il reboot DC e ne ho comprato alcuni albi.
Ho già parlato di quanto io veda i reboot come trappole mangiasoldi, e
onestamente fosse stata una roba Marvel l’avrei evitata come la peste, ma di
fumetti DC dato che in Italia li hanno sempre pubblicati in modo atroce non ne
avevo praticamente mai letti, quindi per me si può dire che questo non sia
stato un reboot perché mi manca un po’ tutta la parte prima.
Al di là dei pareri soggettivi si può affermare anche oggettivamente che questo
NON SIA UN REBOOT.
Prima di passare alle recensioni numero per numero infatti vorrei permettermi
una riflessione:
Tutte le storie che ho letto cominciano in
medias res.
Quindi non aspettatevi di trovare nei numeri di maggio le origini di qualche
supereroe, e non aspettatevi nemmeno che qualcuno vi racconti i background dei
personaggi; almeno, non sempre e non di tutti.
Quindi leggete questi albi con di fianco Wikipedia in inglese che per i
riassunti delle saghe fumettistiche è meglio che i Bignami per la letteratura
italiana.
Inoltre ogni storia si pone su una linea temporale diversa e non capisci bene
come collocarle, ma di questo parliamo fra un po’.
Fondamentalmente quindi il reboot DC per come lo vivo io è solo un
“modifichiamo qualche costume e mettiamo il numero 1 su tutte le nostre
copertine”.
E ora via alle recensioni degli albi!
JUSTICE
LEAGUE 1 (con la miglior copertina di un comic americano da tipo sempre)
L’albo contiene:
-Justice League 1 di Johns e Lee
Incuriosito dal fatto che negli USA sia la testata best seller dell’anno, ci
sono andato sicuro a comprare Justice League, che poi scrive Johns che non ho
troppa dimestichezza ma pare che sia un capoccia della DC e uno molto amato e
quotato, e disegna Jim Lee che è il mio disegnatore di supereroi preferito.
Lo trovo assolutamente perfetto.
La storia si piazza 5 anni prima rispetto a (in effetti rispetto a cosa? È la
prima storia e comincia già in flashback anche se non sappiamo cosa succeda
dopo… mah) in un periodo in cui i supereroi non sono visti di buon occhio dalla
gente perché sono una cosa nuova, continuano ad aumentare e sembrano una minaccia.
Compaiono Batman, Lanterna Verde e Superman di sfuggita. Battute al fulmicotone
e storia inconsistente, suppongo a causa dell’esiguo numero di pagine, ma mi
aspetto tanto da questo fumetto, perché mi è piaciuto!
-Justice League International 1 di Jurgens e Lopresti
La storia che mi è piaciuta meno dell’intero albo. Non per qualcosa. A pelle.
Praticamente è la storia del reclutamento della JL dei comprimari pezzenti in
cui però compare anche Batman sennò non credo che l’avrebbe comprata nessuno.
Bei disegni ma niente di eccezionale, storia già vista ogni volta che si tratta
di reclutare una banda di gente di talento, da Ocean’s Eleven ad Avengers,
passando per la Lega degli Uomini Straordinari e X-Men le origini. E c’è pure
il classico negro pelato cinico e superinfluente che ricorda un Nick Fury con dieci decimi in più. Qualche battuta ben
assestata devo ammettere di averla letta. Vediamo come va.
-The Savage Hawkman 1 di Daniel e Tan
Questo assieme a freccia verde era uno di quei personaggi che quando lo vedevo
non conoscendo l’universo DC mi veniva da ridere. Una sorta di gladiatore gay
con un casco da aquila un po’ cavaliere dello zodiaco, un po’ vattianascondere.
E invece leggo chi è questo tizio e sembra interessante: è un archeologo
entrato a contatto con un metallo alieno e ci si è forgiato quest’armatura. Non
ho ben capito l’inizio della storia in cui l’archeologo sembra sparare alla sua
armatura cosparsa di roba infiammabile e non ho ben capito la sequenza nel
laboratorio del ricercatore ma sarò tardo io.. i disegni mi sono piaciuti molto
e Tan mi sembra di averlo già visto da qualche parte ma non ricordo dove.
LANTERNA
VERDE 1 (con in copertina Marlon Brando smagrito incazzoso scottato dal sole e
con la stempiatura di Vegeta)
L’albo contiene:
-Green Lantern 1 di Johns e Mahnke
Non è un reboot. E qua lo capisci smaccatamente perché la storia è proprio il
seguito palese e strafottente del numero prima che tu non hai, e pensi che
dietro a un numero uno non ci dovrebbe
essere molto altro ma vabè. La vicenda prende le mosse da eventi che tu non sai
(e te li vuoi andare a leggere su Wikipedia) per cui il protagonista Hal Jordan
non è più una lanterna verde mentre il cattivo storico, Sinestro, torna ad
esserla. Colpone di scena finale e vuoi da dio continuare a leggere. Le scene
del salto dalla finestra e della cena fuori sono epiche.
-Green Lantern Corps 1 di Tomasi e Pasarin
Mi piace Lanterna Verde perché è il più “manga” dei supereroi, quello più
concepito come un Naruto o simili. Lo penso per via del fatto della presenza di
tanti gruppi, tutti con poteri diversi, ambientazioni fantastiche,
particolareggiate e ben caratterizzate e definite (non solo la classica
metropoli americana), roba da cui potresti trarre un MMORPG. Questa serie parla
di questo: del corpo delle lanterne verdi e non solo della lanterna verde
terrestre. Questo conferisce alla storia una diversa sfumatura, che non è più
quella del genere supereroistico ma diventa una storia di fantascienza
spaziale, guerre fra pianeti e cose così. Bellissimo il discorso tra due delle lanterne
verdi terrestri sulla vita normale e la vita da supereroe. E bellissimo il
fatto che qui come altrove (in Batman ad esempio) la DC riesca a dare sfumature
decisamente diverse e parecchio caratterizzanti ad ogni testata, cosa che la
Marvel non fa. Spiego meglio fra un po’…
-Green Lantern New Guardians 1 di Bedard e Kirkham
Lanterna Verde è gay. La cosa gira su internet e se non la sai non hai
internet. La scoperta suscita in te istinti contrastanti che vanno dal “il
supereroe frocio non lo voglio perché poi la buttano troppo sul finto buonismo
e poco sulle mazzate”, “è una contromossa alla commercialata marvelliana degli
X-YMCmen” e “interessante però, voglio vedere come gestiscono la frocezza e i
supereroi” .
Comprando il fumetto ho scoperto che non c’è un’unica lanterna verde sulla
Terra e quella gay compare in questa storia. Che è una figata. Il personaggio è
un disegnatore di fumetti squattrinato, che viene reso lanterna mentre stava
cercando di pisciare in un vicolo perché il cesso del locale era occupato. Il
finale della storia getta le premesse per sviluppi davvero interessanti, e se
sai che è gay [attenzione spoiler] sgamare le avvisaglie della gaiezza del
protagonista è qualcosa di SUPERLATIVO: se il potere della lanterna è
materializzare tutto quello che si immagina, vedere come il protagonista per
fermare una gru che si sta abbattendo al suolo immagini quattro muratori machi
baffuti e pelosi di dimensioni mastodontiche è una cosa che ti piega in due dal
ridere. Che devi fare attenzione che non ti arrivi lanterna verde dietro nel
frattempo.
SUPERMAN
1 (che non lo volevi prendere ma poi hai visto Grant Morrison in copertina e
allora vaffanculo)
L’albo contiene:
-Action Comics 1 di Morrison e Morales
Si è discusso tanto del reboot di Superman. Del fatto che non abbia più le
mutande sulla calzamaglia (per me era un bene…) del fatto che vesta jeans e
scarponi… allora:
1) niente paura, Superman ha la sua cazzo di calzamaglia
2) appare in jeans e scarponi proprio in questa storia scritta da Grant
Morrison.
Il risultato è che vuoi fottutamente che Superman continui a mettersi jeans e
scarponi, perché la storia è una bomba.
Arrivo da una saga in cui il buon Superman, tutto valori americani e giustizia
(volutamente scissi) se ne va a piedi per tutta l’America con l’intenzione di
ritrovare se stesso. L’Uomo d’Acciaio di Morrison invece è più naif (vedi l’abbigliamento),
più bastardo (vedi le memorabili prime tavole), più tamarro (vedi le sempre
memorabili prime tavole) più violento e più esibizionista.
Poi Lex Luthor ricorda dannatamente Sherlock di Cumberbatch, ma dalla parte dei
cattivi.
E poi c’è anche la citazione di Will Eisner che non so se tutti noteranno.
Gran storia questa. La seguirò con estremo piacere.
-Superman 1 di Pèrez e Merin
L’unica delle storie di questi albi che si possa dire abbastanza autoconclusiva,
ma che comunque mette tanta carne al fuoco. Le tavole iniziali, in cui accade
qualcosa di un po’ malinconico, sono di sicuro impatto; per il resto il nostro
Kryptoniano se la dovrà vedere con un alieno di fuoco che minaccia la città, e
con un problematico rapporto con Lois Lane. A questo proposito l’ultima pagina
è un po’ un cazzotto allo stomaco.
Ci sarebbe da fare una riflessione sui personaggi squattrinati che sono tanti:
questo Clark Kent, la lanterna verde Kyle Rayner, Dick Grayson (sebbene abbia
alle spalle il miliardario Batman)… credo sia un ottimo modo di cogliere le
sfumature della nostra epoca moderna caratterizzata dalla crisi economica
questo di rendere come uno squattrinato qualche supereroe. Sicuramente meglio
che prenderli e mandarli al college come fanno nella linea Ultimate della
Marvel.
Bella storia, anche se meno appassionante di Action Comics.
Vediamo come si sviluppa.
-Supergirl 1 di M.Green e Asrar
Non è autoconclusiva ma è una delle storie più carine che mi sia capitato di
leggere per quanto il personaggio non mi piaccia. Fondamentalmente consiste
nella reazione inconsulta di una ragazza qualunque che si ritrova a sua
insaputa su un altro pianeta, con dei robot che tentano di renderla
inoffensiva.
La storia mi è piaciuta per la capacità degli autori di rendere l’inconsapevolezza
di Supergirl che non si rende conto della situazione in cui si trova. Colpo di
scena finale che vuoi vedere come prosegue.
BATMAN (con la copertina disegnata da Greg Capullo che ti
lecchi i baffi)
L’albo contiene:
-Batman 1 di Snyder e Capullo
Dicevo a riguardo di Lanterna Verde che la DC secondo me ha questa differenza
fondamentale rispetto ai fumetti superoistici della Marvel di donare una
perfetta collocazione e identità a ognuno. Batman è l’esempio cardine col quale
spiegare questa politica: sfogliando l’intero albo (quindi tutte e tre le
testate contenute) si nota una totale assenza di colori chiari, l’abbondante
ricorrenza di neri e toni di grigio, ambientazioni gotiche e cupe, il cielo blu
notte o al limite rosso, colore innaturale ma che assolutamente non stona con
le storie e lo vivi decisamente naturale.
Mentre alla Marvel un po’ tutti gli eroi sono uguali a se stessi, e quindi
Spider Man e Devil hanno solitamente la solita stessa ambientazione
metropolitana e fanno le stesse cose e compiono lo stesso tipo di avventure tanto che potresti benissimo invertirli senza accorgerti del
cambiamento, come anche gli X men e i Fantastici Quattro, anche se alle volte
questi esulano nel tempo e nello spazio; alla DC se leggi Batman ti rendi
subito conto di che roba stai leggendo e ogni tavola è una dichiarazione di
intenti: ambientazioni gotiche e cupe, storie violente, un supereroe senza
poteri, tanto che fatichi a pensare che quel personaggio faccia parte dello stesso
universo narrativo dei ben più colorati Superman & co.
Una delle testate del Batverso infatti si chiama Detective Comics, e ti rendi
conto del perché: si tratta di storie poliziesche, più che di supereroi, e anche se
il detective in questione è Batman, il fumetto rimane fedele a se stesso e non
ti racconta di come il Pipistrello debelli invasioni aliene o prenda a cazzotti
il primo rapinatore in costume, bensì di come investighi e risolva i casi. Lo
stesso vale per Action Comics, di Superman, dove sai già di trovare storie d’azione,
di supereroi in senso stretto, sfavillanti e colorate. E per Lanterna Verde,
dove sai già che la dimensione del supereroe viene relegata (occasionalmente)
alle sole lanterne terrestri ma viene trascesa in un’ottica di avventure nello
spazio.
Fondamentalmente per quanto concerne la mia esperienza: leggere diverse testate di supereroi Marvel è leggere sempre lo stesso zuppone, leggere diverse testate di supereroi DC è leggere COSE DIVERSE.
Detto questo, Batman 1 comincia con un’evasione di massa di supercriminali e
finisce con un cliffhangerone che vedrebbe un personaggio molto vicino al
Pipistrello nei panni di un efferato assassino.
Definitely must read!
-Detective Comics 1 di Daniel e Winn
E se leggendo la prima storia dell’albo stavate pensando che fosse cupa e
opprimente, dovreste leggere questa seconda, che se possibile è anche peggio
(il che è meglio, per te lettore). Si comincia con un pestaggio, c’è un
inseguimento, un salvataggio da un palazzo in fiamme, una trappola del Joker (perché
si, c’è il Joker e le atmosfere dell’intero racconto ripescano a piene mani da
quelle del film di Nolan col Joker) ci sono lotte in treno e operazioni (e
quando parlo di operazioni parlo di rimozioni di facce) fatte in casa.
Adorerete questa roba.
Almeno, se vi ritroverete a cantare “è l’uomo pi pi streeeeeeeeeeeeeee llo, è
baaaaaaaatman, si avvolge nel man teeeeeeeeeeeeeeeeeeeee llo, è proprio baaaaaaaaaatman” vuol dire che
si, adorerete questa roba.
-Nightwing 1 di Higgins e Barrows
Dopo due pezzi da novanta come le storie che hai appena letto sei un po’ schifato
all’idea di leggere Nightwing, e invece ti devi ricredere.
Svestiti i panni di Batman mentre Bruce Wayne era in giro per il mondo a
reclutare la sua armata, Dick Grayson torna al suo ruolo di Nightwing, si fa
una rimpatriata nel suo circo (perché da piccolo lavorava al circo. Ma non era né
brutto né un pagliaccio) e se la vede con un Wolverine/Venom/Deathpool che lo
vuole fare secco. Molti i siparietti comici, molto divertenti. Sceneggiato alla
grande. Voglio vedere come continua.
Ps:
DOMANDA.
Mi è venuto in mente un dubbio riguardo alla scansione temporale delle storie. Il problema è il costume di Superman: In Action Comics 1 vediamo Superman vestito da muratore (jeans e scarponi) ma siccome da qualsiasi altra parte lo vediamo col costume canonico, siamo portati a pensare che quell'abbigliamento così improvvisato sia dovuto al fatto che il supereroe è all'inizio della sua attività. Ma se in JLA 1 lo vediamo già vestito di tutto punto e la storia è ambientata 5 anni prima di
qualsiasicosacapiticinqueannidopo vuol dire che Action Comics 1 è una storia di più di 5 anni prima di
qualsiasicosacapiticinqueannidopo?