Eccoci qui per il secondo atto di quella che mesi fa
impostai come la raccolta delle mie impressioni sul reboot DC.
Pareva che lo volessi mollare per motivi economici e lanciarmi sulle scan, ma mi è capitata improvvisamente una fumetteria sotto mano quando meno me lo aspettavo e mi sono recuperato i numeri 2 e 3 delle testate che avevo già recensito QUI.
E il verdetto è…
Non è ancora finito nessun arco narrativo.
Mi sono ricreduto su alcune cose, ne ho capite altre e ne ho apprezzate altre ancora.
Ad esempio la tanto blasonata Justice League di Johns e Lee mi sta lasciando la stessa sensazione di quando fumi una Pall Mall Azzurra dopo una vita che fumi Marlboro. Grosse premesse, gran bei disegni, per una lettura piuttosto scialba e scevra di contenuti che ti sembra di non aver letto niente ma comunque il tempo è passato: ancora al numero 3 non si è conclusa la fase di reclutamento e non è praticamente successo niente. Uno la continua per la curiosità di vedere che succede, perché per ora non è ancora successo niente. Non ho ancora perso la fiducia in questo fumetto, ma è un po’ il Bleach della situazione.
La JL International invece l’ho rivalutata di brutto: è una storia con un capo e una coda, una struttura, dei personaggi (reclutati entro il primo numero), dei colpi di scena, tanta azione e tante implicazioni stimolanti. Ha preso una piega che apprezzo.
Hawkman pure lui ha dei disegni belli ma la storia non eccelle. Comunque ne ha una, di storia.
Il mensile di Superman mi aveva esaltato parecchio, ma i due nuovi numeri sono retrocessi nella mia classifica personale. Action Comics di Morrison non ha una consequenzialità di episodio in episodio: il primo era bello (e aveva anche un contesto), il secondo ci mette un numero intero a fare una cosa che 30 anni fa avrebbero fatto succedere in un paio di pagine (dove però certe vignette si salvano), il terzo proprio non lo capisci ed è slegato dal resto. Il primo capitolo mi piaceva, ma se si mantiene su questa linea comincerò a pensare che il buon Grant non si sia drogato abbastanza stavolta. In compenso anche qua, la testata Superman, che mi aveva annoiato l’ho rivalutata. Intendiamoci, mi annoia ancora (ha un pattern molto molto molto definito e prevedibile quando hai letto almeno due episodi) ma se non altro c’è un po’ di sana azione supereroica e va bene. Trame anche qui slegate di episodio in episodio anche se si riscontra un tentativo di rendere organico il tutto mediante una sottotrama.
Supergirl… il secondo episodio è un prolungamento del primo, uguale al primo, e il terzo ha una svolta. Fosse pubblicato su un fumetto dedicato però non lo comprerei.
Lanterna Verde è DA SBALLO.
C’erano state grandi premesse nel primo numero, per quanto riguarda tutte e tre le testate, e nessuna di queste viene sputtanata. Trame avvincenti che non ce la fai ad aspettare il numero successivo, colpi di scena, iperboli e consequenzialità negli episodi. Questo sono determinato a portarlo in fondo (almeno i primi archi narrativi).
Poi c’è Batman. E il bello di Batman è che qualunque cosa gli succeda intorno (reboot, crossover, universi paralleli, what if) è sempre bello, perché è bello il personaggio, al di là di quello che gli si scrive intorno.
Il 2 e il 3 sono bei numeri, ma un po’ mindfuck, perché degli input lanciati alla fine di Batman 1 e Detective Comics 1, in questi albi sembrano essersi perse le tracce, tanto che hai bisogno di andarti a rivedere cosa hai letto prima per assicurarti che veramente si tratti della prosecuzione del numero uno.
Ma come si diceva Batman è sempre Batman, ed è veramente una figata.
In fin dei conti questo reboot non è niente di che. Carino ma trascurabile.
La cosa bella è che diversamente dalla Marvel ho visto più supereroi in maschera che superminchioni inborghesi. Ho apprezzato.
Ps: seriamente… CI SONO DEI CAZZO DI ALIENI OVUNQUE! Sono praticamente i cattivi in ogni storia.
Pareva che lo volessi mollare per motivi economici e lanciarmi sulle scan, ma mi è capitata improvvisamente una fumetteria sotto mano quando meno me lo aspettavo e mi sono recuperato i numeri 2 e 3 delle testate che avevo già recensito QUI.
E il verdetto è…
Non è ancora finito nessun arco narrativo.
Mi sono ricreduto su alcune cose, ne ho capite altre e ne ho apprezzate altre ancora.
Ad esempio la tanto blasonata Justice League di Johns e Lee mi sta lasciando la stessa sensazione di quando fumi una Pall Mall Azzurra dopo una vita che fumi Marlboro. Grosse premesse, gran bei disegni, per una lettura piuttosto scialba e scevra di contenuti che ti sembra di non aver letto niente ma comunque il tempo è passato: ancora al numero 3 non si è conclusa la fase di reclutamento e non è praticamente successo niente. Uno la continua per la curiosità di vedere che succede, perché per ora non è ancora successo niente. Non ho ancora perso la fiducia in questo fumetto, ma è un po’ il Bleach della situazione.
La JL International invece l’ho rivalutata di brutto: è una storia con un capo e una coda, una struttura, dei personaggi (reclutati entro il primo numero), dei colpi di scena, tanta azione e tante implicazioni stimolanti. Ha preso una piega che apprezzo.
Hawkman pure lui ha dei disegni belli ma la storia non eccelle. Comunque ne ha una, di storia.
Il mensile di Superman mi aveva esaltato parecchio, ma i due nuovi numeri sono retrocessi nella mia classifica personale. Action Comics di Morrison non ha una consequenzialità di episodio in episodio: il primo era bello (e aveva anche un contesto), il secondo ci mette un numero intero a fare una cosa che 30 anni fa avrebbero fatto succedere in un paio di pagine (dove però certe vignette si salvano), il terzo proprio non lo capisci ed è slegato dal resto. Il primo capitolo mi piaceva, ma se si mantiene su questa linea comincerò a pensare che il buon Grant non si sia drogato abbastanza stavolta. In compenso anche qua, la testata Superman, che mi aveva annoiato l’ho rivalutata. Intendiamoci, mi annoia ancora (ha un pattern molto molto molto definito e prevedibile quando hai letto almeno due episodi) ma se non altro c’è un po’ di sana azione supereroica e va bene. Trame anche qui slegate di episodio in episodio anche se si riscontra un tentativo di rendere organico il tutto mediante una sottotrama.
Supergirl… il secondo episodio è un prolungamento del primo, uguale al primo, e il terzo ha una svolta. Fosse pubblicato su un fumetto dedicato però non lo comprerei.
Lanterna Verde è DA SBALLO.
C’erano state grandi premesse nel primo numero, per quanto riguarda tutte e tre le testate, e nessuna di queste viene sputtanata. Trame avvincenti che non ce la fai ad aspettare il numero successivo, colpi di scena, iperboli e consequenzialità negli episodi. Questo sono determinato a portarlo in fondo (almeno i primi archi narrativi).
Poi c’è Batman. E il bello di Batman è che qualunque cosa gli succeda intorno (reboot, crossover, universi paralleli, what if) è sempre bello, perché è bello il personaggio, al di là di quello che gli si scrive intorno.
Il 2 e il 3 sono bei numeri, ma un po’ mindfuck, perché degli input lanciati alla fine di Batman 1 e Detective Comics 1, in questi albi sembrano essersi perse le tracce, tanto che hai bisogno di andarti a rivedere cosa hai letto prima per assicurarti che veramente si tratti della prosecuzione del numero uno.
Ma come si diceva Batman è sempre Batman, ed è veramente una figata.
In fin dei conti questo reboot non è niente di che. Carino ma trascurabile.
La cosa bella è che diversamente dalla Marvel ho visto più supereroi in maschera che superminchioni inborghesi. Ho apprezzato.
Ps: seriamente… CI SONO DEI CAZZO DI ALIENI OVUNQUE! Sono praticamente i cattivi in ogni storia.
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