Sarà che sto crescendo, maturando e tutte quelle belle cose che gli adulti dicono ai ventenni, ma è un periodo che un po' tutto mi sa di già visto e la prevedibilità generale di molte delle cose che mi circondano mi annoia a morte.
Meditando su questo assunto ho riflettuto un po' su Facebook.
Vorrei rimuovere il mio account ma ora come ora non lo vedo possibile, e perchè mi permette di comunicare con gente con cui altrimenti non comunicherei, e perchè mi permette di guardarmi le foto della mia ragazza senza dover intasare la cartella immagini del pc, e perchè ho bisogno ogni tanto di un po' di sano esibizionismo.
Perchè rimuovere il mio account?
Perchè fondamentalmente Facebook mi annoia.
E dire che Facebook mi annoia equivale a dire che mi annoia la gente che lo popola, dato che il social network di base è un contenitore vuoto.
Le mode che passano e che vanno, i demotivational che poi diventano meme, i 30-giorni-di che poi diventano le fiabe personalizzate, tutti che si fanno lo stesso genere di foto, le finte polaroid di instagram, le frasi fatte, gli inviti a cose che non ti interessano, gli scocciatori che sembra che ti tengano le poste quando ti connetti, un sacco di gente che dice stronzate, troppa poca gente interessante e... insomma...
io ho questo tratto del mio carattere, che guardo con sguardo clinico le cose che ho intorno, le inquadro, e quando succede è la fine perchè quando comincio a prevederle, mi sembrano ripetitive ed è un attimo che mi vengano a noia.
Facebook è una sorta di diario segreto aperto a tutti.
Noi ragazzi mettiamo a nudo i nostri sogni, i nostri ricordi, le nostre passioni su quel coso.
E mi è venuto da pensare che se qualche anno fa mi esaltavo di fronte a qualcun altro che conosceva gli Street Sharks perchè scoprivo di non essere l'unico, ora grazie a FB abbiamo scoperto che siamo proprio tutti uguali, che nessuno è unico per un cazzo. Che tutti quelli della mia generazione hanno fatto più o meno le stesse cose, hanno gli stessi ricordi, giocavano con gli stessi Pokèmon e via dicendo.
E sì all'inizio mi esaltavo per sta cosa... ma più ci penso e più trovo che sia agghiacciante.
E se uniamo tutto ciò al fatto che sempre più spesso capita di essere logorroici sulla rete e semimuti in società la sensazione sgradevole si intensifica.
Forse sarebbe meglio un po' più di mistero, da parte di tutti.
Così che conoscere le persone, al di là dello schermo, ridiventi un'attività più interessante; e nel dirlo penso alla generazione dei nostri genitori, una schiatta di perfetti sconosciuti a cui il mondo ha regalato la magia di scoprirsi l'un l'altro da zero.
Forse ci sarebbe più gente unica e meno gente omologata.
Forse il mondo mi risulterebbe meno prevedibile e la gente più interessante.
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