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A sinistra possiamo vedere l'unica espressione del vecchio Peter Parker, che potrebbe essere benissimo uscito da Orgoglio e Pregiudizio con quella faccetta da educando e la riga di lato. |
Ho già parlato QUI del mio astio nei confronti del reboot.
Ieri sera dopo aver visto Amazing Spiderman mi sono chiesto perché mi abbia disturbato l’idea di un reboot e la risposta è stata abbastanza ovvia ma ve ne metto a parte perché fa riflettere.
Ho detto nel primo post di questa trilogia che il cinema si avvicina ai fumetti e i fumetti al cinema/tv.
Da qualche anno a questa parte i cinefumetti si stanno appropriando di determinate modalità narrative proprie esclusivamente dei comics: la CONTINUITY e il CROSSOVER.
Che Batman avesse subito dei reboot me ne sono reso conto adesso che si parlava di quello di Spiderman, e solo perché ho visto gente su internet che lo scriveva. Perché?
Ma è ovvio, perché i film di Batman prima di Nolan erano film senza pretese di continuity, quindi un reboot non lo vivevo in maniera così fastidiosa, ma semplicemente come un diverso regista che attinge a quel personaggio facendo un film su di lui con una sua sensibilità, non come l’invito a fare finta che i vecchi tre film non fossero mai esistiti.
Che è poi fondamentalmente lo stesso modo con cui mi approccio ai comics americani: essendo serie lunghe decenni non riuscirò mai a leggerne una per intero, perciò mi dedico alle varie run interessanti e decido quale leggere in base agli autori; se mi piace Morrison, mi leggo quello che ha scritto Morrison, su Batman, su Superman, sugli X Men e compagnia, perché so che Morrison scrive roba di un certo tipo che mi piace. Poi dopo di lui subentra qualcun altro che non scrive il personaggio come lo scozzese, e io cambio aria.
La trilogia del Ragno di Raimi invece è stata (credo) la prima a implementare i prodromi di una continuity e ho vissuto il reboot come la soppressione di una storia salda e già iniziata piuttosto che come il modo diverso di come un regista diverso vede lo stesso supereroe.
Questo ovviamente è successo fino al momento in cui ho visto il film e questi pensieri sono rimasti fuori dalla porta del cinema.
Quindi adesso passiamo al piatto forte: la recensione vera e propria!
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